Sous la direction de
Parution : 25/05/2005 Collection de l’École française de Rome 346
Rome : École française de Rome, 2005
308 p.
ISBN : 2-7283-0732-6
Il tema del credito è da tempo al centro dell’attenzione della storiografia europea, medievistica e modernistica. Fondato sulla nozione (basilare per ogni società) di affidabilità/fiducia reciproca, come pochi altri esso coinvolge nel profondo l’intera realtà dell’Occidente del secondo millennio: nelle sue diverse tradizioni religiose e culturali (cristianesimo, ebraismo) e nella sua diversificata realtà istituzionale e politica. Storici dell’economia, del diritto, del pensiero economico, delle società cristiane ed ebraiche si sono ritrovati a Trento nel settembre 2001 per una riflessione comune. La strada scelta è stata quella del confronto e della decodificazione dei linguaggi elaborati dalle culture e dalle economie dell’Europa per definire e per ‘governare’ la proteiforme realtà del credito e dell’usura. Il giurista, il teologo, il rabbino, il funzionario di un regno, il redattore di uno statuto cittadino rispondono ad esigenze diverse e producono fonti diverse. Mettere a confronto le une e le altre si rivela un’operazione feconda.
Avec les contributions de Giovanni Ceccarelli, Joel Kaye, Sylvain Piron, Ariel Toaff, Haym Soloveitchik, Patrizia Mainoni, Juan Carrasco Perez, Maria Giuseppina Muzzarelli, Manuel Sánchez Martínez, Reinhold C. Mueller, Christian Zendri, Paolo Prodi.
Sous la direction de
Giacomo Todeschini (Milan 1950) a été professeur d’histoire médiévale à l’université de Trieste. Ses études se sont concentrées sur le développement des théories, des lexiques et des langages économiques médiévaux et modernes.
Diego Quaglioni è professore ordinario di Storia del diritto medievale e moderno e decano della Facoltà di Giurisprudenza nell’Università di Trento.
Gian Maria Varanini è professore di Storia medievale all’Università di Verona.
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