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Sous la direction de

Patrick Boucheron, Stéphane Gioanni

La memoria di Ambrogio di Milano

Usi politici di una autorità patristica in Italia
(secc. V-XVIII)

Parution : 01/01/2015 Collection de l’École française de Rome 503 Rome : École française de Rome, 2015
631 p., illustrations n/b et couleur
ISBN : 978-2-7283-1131-6

40,00
  • Disponible

Scopo di questo libro non è né la vita di Ambrogio (339-397), vescovo e santo patrono della città di Milano, né l’analisi delle opere di uno dei quattro Dottori della Chiesa latina. Si tratta piuttosto di tentare una «archeologia storica» della memoria ambrosiana e della disponibilità sociale del suo ricordo nell’Italia medievale e moderna. Attraverso lo studio degli usi politici, si cerca di capire le funzioni di una memoria patristica che affonda le sue radici nella tradizione ecclesiale, nella scienza medievale e nella pietà popolare. Questa indagine collettiva di carattere interdisciplinare mette a confronto i risultati delle ultimissime ricerche di storici, di archeologi, di filologi, di storici dell’arte, di specialisti della liturgia, dell’ecclesiologia, della vita politica e della storia dell’erudizione. Non ci si limita, in questo contesto, a delineare una cronaca delle appropriazioni collettive di un ricordo conteso ad ogni apparizione dei «nuovi Ambrogio» che si impossessano del suo nome. Si tenta piuttosto di analizzare i luoghi dove la memoria si esprime e si esercita: luoghi urbani ed iconografici che costituiscono una geografia monumentale del ricordo ambrosiano, luoghi della canonizzazione testuale e luoghi liturgici della ri-memorizzazione. Uomo della superstite romanitas, fondatore mitico delle libertà ecclesiali e comunali della città di Milano, Ambrogio non può che essere compreso solo a partire da questi luoghi della memoria. D’altronde, non ci si potrebbe limitare alla sola memoria spaziale: la figura di Ambrogio, santo universale, attualizza continuamente una tradizione patristica tanto da divenire una risorsa discorsiva per le controversie, le lotte sociali e le mobilitazioni collettive. In questo senso, lontano dall’immagine irenica che abbiamo solitamente della religione civica, la memoria del santo divide quanto unisce.


Avec les contributions de Silvia Lusuardi Siena, Elisabetta Neri, Paola Greppi, Simone Piazza, Vivien Prigent, Guido Cariboni, Annalisa Albuzzi, Camille Gerzaguet, Claire Sotinel, Alessio Peršič, Paolo Tomea, Roberto Bellini, Cesare Alzati, Marco Petoletti, Miriam Rita Tessera, Fabrice Delivré, Paolo Grillo, Isabelle Fabre, Marie Formarier, Marie Lezowski, Marco Navoni. 


Sous la direction de

Patrick Boucheron

Patrick Boucheron, ancienne élève de l’École normale supérieure (Fontenay-Saint-Cloud), est professeur au Collège de France où il dirige la chaire Histoire des pouvoirs en Europe occidentale, XIIIe-XVIe siècle.

Stéphane Gioanni

Stéphane Gioanni, ancien membre et directeur des études de l’École française de Rome, est professeur à l’université Lyon 2 et directeur du laboratoire Histoire et Sources des Mondes antiques. Ses recherches portent sur les pratiques de l’écrit ecclésiastique (IVe-XIe s.) en Provence, Italie et Dalmatie.

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