Sous la direction de
Parution : 17/06/2020 Collection de l’École française de Rome 568
Rome : École française de Rome, 2020
434 p., illustrations n/b
ISBN : 978-2-7283-1416-4
Il volume raccoglie tredici contributi dedicati al ruolo svolto da consoli e consolati nella costruzione dello Stato e della nazione nell’Italia tra Otto e Novecento. Prima dell’Unità, negli anni della «diaspora italiana», comunità e sistemi consolari erano divisi tra sei Stati preunitari, seppur in presenza di una «italianità» già viva e attiva. Una italianità che è possibile ritrovare attraverso pratiche ben documentate nelle fonti consolari e, in particolare, nella speciale interazione esistente tra i consoli e i rispettivi rappresentati. L’obiettivo è stato dunque quello di esaminare l’evoluzione delle amministrazioni consolari italiane in quei decenni strategici e così rivelare quale sia stato il contributo di quelle istituzioni, impegnate in un processo di modernizzazione e di burocratizzazione, nella formazione del legame tra Stato e amministrati. I saggi ne seguono l’evoluzione attraverso il susseguirsi degli avvenimenti, dal dominio imperiale francese ai tentativi delle monarchie conservatrici di creare delle identità regionali, dalle vicende del lungo Quarantotto – che trasformò i consoli sardi nei promotori dell’unificazione delle Italie in una Italia – al momento della «transizione unitaria» e dell’età liberale, fino al Ventennio e ai nuovi compiti della promozione di una «italianità fascista». Un percorso che mette in luce fino a che punto i sistemi consolari delle Italie pre- e post-unitarie, finora quasi del tutto ignorati dalla storiografia, siano stati protagonisti nella genesi dello Stato e della nazione, tanto più se analizzati attraverso la lente comparativa e il confronto con altre realtà d’oltreconfine.
Avec les contributions de Annalisa Biagianti, Laura Di Fiore, Chiara Lucrezio Monticelli, Antonio D’Alessandri, Gabriele Montalbano, Thibault Bechini, Marie Bossaert, Alessandro Polsi, Costantino Paonessa, Caroline Pane, Hugo Vermeren, Martino Oppizzi.
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Marcella Aglietti è Professore ordinario di storia delle istituzioni politiche presso il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Pisa. Ha al suo attivo saggi e monografie sui temi della storia.
Mathieu Grenet est maître de conférences en histoire moderne à l’INU Champollion d’Albi, chercheur au sein de l’UMR 5136 Framespa, membre junior de l’Institut universitaire de France et directeur de la rédaction de la revue Diasporas. Circulations, migrations, histoire.
Ancien élève de l’École normale supérieure (Ulm), ancien directeur des études pour les époques moderne et contemporaine de l’École française de Rome, Fabrice Jesné est maître de conférences en histoire contemporaine à Nantes Université.
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